It 9 - Il Monte Censo


S. Petronilla – M. Censo – Cuca Chetòi - S. Petronilla

Tempi di percorrenza   :   ore 2,15

Dislivello in salita       :   500 m

Difficoltà               :   E

Segnaletica             :   da S. Petronilla alla Cuca Chetòi, strisce bianco–rosse del S.B. n° 1  (e 433)
da Cuca Chetòi a S. Petronilla, non segnalato ma evidente.

Come arrivare alla

partenza                :  l’escursione ha inizio dalla chiesetta di S. Petronilla che raggiungiamo in un paio di chilometri da Anfo lasciando la statale 237 del Càffaro poco a Nord del paese per deviare sulla strada del Baremone. Adiacente al tornante nei pressi della chiesa c’è un piccolo spiazzo dove si può parcheggiare e dove è facilmente individuabile l'inizio dell'itinerario segnalato con strisce bianco-rosse e contrassegnato con S.B. n. 1.

Il marcato sentiero, fra roverelle, càrpini ed ornielli, si alza abbastanza ripidamente con una numerosa serie di tornanti pervenendo ad un affilato sperone (730 m, ore 0,40) che scavalchiamo affacciandoci alla Valle Fontana Fredda e alla valle percorsa dal Torrente Re, sbarrata in alto dalle dentellate Corne di Meghé; un breve tratto pianeggiante ci porta in una valletta a bacìo, rimontata la quale rivalichiamo la dorsale riportandoci sul versante a lago.

Dopo un lungo traverso con interessanti colpi d'occhio su Anfo ed il basso lago, siamo ad un crestone dal quale, con una breve deviazione a destra, raggiungiamo un poggio per vedere sotto di noi la Rocca d'Anfo con le sue articolate fortificazioni; di origine veneziana e successivamente modificata in varie epoche, il complesso è stato operativo fino agli anni '50, allo scopo di presidiare la valle (per un approfondimento segnaliamo il libro di Giuseppe Calabria “Rocca d’Anfo” patrocinato dal Gruppo Sentieri Attrezzati Idro).

Dopo un paio di curve, oltrepassiamo una sella che interrompe il costone meridionale del Censo lungo il quale ci inerpichiamo fino ad un bivio; lasciato a sinistra il sentiero per la Cuca Chetòi e che seguiremo al ritorno, ci alziamo sul percorso di destra che passa vicino al nuovo bivacco sempre aperto, eretto sui ruderi di un casottino per volontà di appassionati locali; la costruzione anticipa di poco la grande croce metallica posta sull'anticima, separata dalla spianatina sommitale da una facile cresta (1012 m, ore 0,30-1,10).

La posizione geografica giustifica l’importanza strategica di questa cima; ne danno testimonianza i vari manufatti bellici e la citata Rocca d’Anfo. Dalla cima ci è infatti consentito di godere della vista sulla quasi totalità del lago col vasto Pian d'Oneda, Bondone, i villaggi di Vesta e Vantone, le frazioni Crone e Lemprato, Anfo; da sud-ovest verso nord, il Monte Paghera, la Corna Zeno, la Cima Meghé, il Forte dell'Ora, la Cima Breda che degrada con la lunga cresta verso il Monte Suello; più lontano emerge il tozzo Monte Carena che sovrasta Bagolino e che continua con la lunga dorsale del Monte Telegrafo-Cornelle-Brealone; sulla sponda opposta del lago, da nord a sud, la Cima Spessa, i monti Cingla, Stino e Manòs.

Per il ritorno, oltre al percorso di salita, proponiamo la seguente variante: ritorniamo al bivio incontrato poco prima della cima e, seguendo a destra il segnavia 433 per FORTE DI CIMA ORA-BAREMONE, ci caliamo lungo le pendici occidentali della montagna effettuando una lunga traversata (attenzione nei periodi di attività venatoria allorché transitiamo nei pressi di una postazione di caccia); passiamo poco sotto la Cima Cereto Chetòi, quindi sbuchiamo sulla strada di Baremone nei pressi della Cuca Chetòi che rimane poco sopra (895 m, ore 0,20-1,30). Camminando in discesa sull'asfalto, passiamo un tornante e, con lungo diagonale, raggiungiamo il fondo della Valle Fontana Fredda superata la quale troviamo subito a sinistra l'imbocco di una selciata mulattiera che si abbassa ai Fienili Sozéa; in corrispondenza del primo fienile ignoriamo una deviazione a sinistra e raggiungiamo in seguito il greto del torrente. Ora su una sponda, ora sull'altra, discendiamo la valle boscosa, passiamo poco distanti dalle Cascine Fone e torniamo ad incrociare la strada asfaltata (ore 0,30-2) che seguiamo a sinistra. In un paio di chilometri e dopo aver superato due tornanti ritorniamo a S. Petronilla (ore 0,15-2,15).




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